Disegno di Mimmo Palladino. Su gentile concessione dell'Artista.
Vienna IX, Berggasse 19, 28 aprile 1918
Lettera a N.N.
"Caro giovane e folle amico,
ti capisco perfettamente, a me puoi scrivere quel che ti passa per la testa, e non è facile spaventarmi. Ma non comprendi che hai spaventato tante volte il tuo patriarca, che egli non può più dimostrare fiducia nella tua costanza e quindi deve tormentarti invitandoti a scrivergli molto spesso? Perchè hai fatto ciò a suo tempo? Certo io so il perché, e anche oggi non devi reprimere questi "tentativi di estorsione".
Il buon Dio ti ha dato uno dei suoi doni più belli, un umorismo delizioso, fantastico. Adoperalo, dunque , perché ti aiuti a superare il presente nauseante, finché saremo di nuovo in una strada pulita. Tu sei giovane e sai che bisogna tormentarsi. Che tu impari ora o in seguito a stringere i denti non fa differenza."
Alle tue amichevoli domande rispondo che viviamo ancora tutti, ma naturalmente non siamo molto allegri. Sigari, a quanto si dice, ce ne saranno fino al 1919 (alla fine o all'inizio?). Il cibo dovrebbe ritornare ogni anno con il raccolto alla cui utilizzazione tu collabori. E' molto bello, da parte tua, che tu trovi parole così affettuose. Naturalmente, so che esse appartengono allo stesso padre, del quale ti lamenti nella stessa lettera. Spero che, quando sarai allievo ufficiale, tutta la situazione ti sembrerà più sopportabile.
Dunque resisti validamente.
Affettuosi saluti dal tuo surrogato di padre
Freud
L'indirizzo della tua lettera ti è stato certamente suggerito da un diavolo purista. "Professore e Medico" si dice nella vita borghese."