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S.Freud "Epistolari. Lettere alla fidanzata e ad altri corrispondenti (1873- 1939)"


S.Freud "Epistolari. Lettere alla fidanzata e ad altri corrispondenti (1873- 1939)"

Karlsbad, 11 luglio 1911
Haus Columbus

Caro amico,
eccomi in ferie e "come impone la legge", mi sto tormentando per ricuperare la cosiddetta salute. Se in quel che segue dovessi rivelarmi eccessivamente irritato, La prego di tener conto che sono imbottito di sostanze chimiche in maniera insolita. Quanto alle voci di cui mi parla, so chi le fabbrica. Non è difficile indovinare che è Adler stesso, di cui conosco bene le intenzioni. Scrivendo a Lei a proposito di cose per le quali può attendersi con certezza a confutazione, egli confida nel meccanismo automatico della cortesia; nel senso che si aspettava che Lei dicesse che, al contrario, Le dispiace; e Lei c'è cascato, cosa che mi mette in una situazione difficile.
Il materiale che Adler ha elaborato per la Sua "voce" è costituito da ude mie dichiarazioni private, che tuttavia non erano destinate ad essere tenute segrete: era un peccato per la rivista che egli, come redattore, non avesse rapporti personali con Lei e gli altri collaboratori esterni; in secondo luogo: io sarei dovuto intervenire già allora quando egli scrisse la ben nota osservazione inammissibile secondo cui il materiale della piccola Anna era "orientato univocamente", per cui non poteva accordarsi con le sue mitologie. Gli sono bastate queste cose per fabbricarsi quelle voci, e ora Lei gli va a dire di deplorare le sue dimissioni, di ritenerle una perdita ecc. Di questo egli si servirà, avendo ottenuto la Sua disapprovazione per il mio modo di procedere contro di lui, ed essendo riuscito a metterci uno contro l'altro ecc. A cose fatte, non posso far altro che pregarLa di trattare per l'avvenire con prudenza psichiatrica questo Adler che certamente non si fermerà qui.
Le sue osservazioni sulla parte valida dell'Associazione che se ne andrà con lui sono naturalmente un'assurdità, come Lei potrà convincersi di persona.
Accludo la sua lettera.
Conosco il lavoro di Bjerre, è molto interessante, sebbene non del tutto perspiquo. In tutti i casi Lei dovrebbe mettere a posto Bleuler, perchè Forel non merita davvero che si facciano complimenti con lui per quello che nel suo libro dice della Ψ A. Nei confronti dello "Jahrbuch" Lei ha già eccitato la mia curiosità.
Il dottor van Emden prosegue attualmente i suoi studi di Ψ A da me. Così ho compagnia per metà della giornata. L'altra metà la trascorro occupandomi della cosa più indegna che ci si possa immaginare, la cura ufficiale del povero Konrad. Karlsbad, in questo mi sono trovato d'accordo col mio medico di qui, è un luogo fatto apposta per distogliere dalla bramosia di piacere, giacché ogni divertimento diventa un dovere.
Le faccio i migliori auguri per le ferie ben meritate, e lodo la Sua decisione di non lasciarsi di nuovo soggiogare completamente dalla pratica professionale . Se lo faccio io, a scusarmi ci sono l'età, i complessi e le preoccupazioni per l'abbondante giovane figliolanza.
Se vuole il 16 settembre verrò - da solo - a trovarLa.
Cordiali saluti alla signora e ai bambini
Suo affezionato
Freud



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