Una serata dedicata al significato del ricordo della Shoah: il rischio dell’amnesia e il trauma transgenerazionale
In questa serata Intercentri il Centro Psicoanalitico di Roma e il Centro di Psicoanalisi Romano vogliono interrogarsi sul significato della memoria della Shoah. Si aprirà una riflessione sulla necessità di creare un legame tra i testimoni e le generazioni future. Con la scomparsa degli ultimi sopravvissuti, forte viene sentita la responsabilità di mantenere viva la loro testimonianza contro il pericolo dell'amnesia, del revisionismo, della banalizzazione, addirittura della negazione ma anche, semplicemente, dell'indifferenza.
A questo si ricollega anche il complesso tema della elaborazione della Shoah: la questione centrale dei traumi collettivi è infatti l’inevitabile espansione diacronica che investe più generazioni. Il trauma transgenerazionale va esplorato in una duplice prospettiva, che coinvolge sia la drammatica eredità delle vittime che quella dei carnefici. Solo il ricordo e la comprensione di quanto è accaduto permette di mettere a fuoco quanto accade oggi. La memoria costituisce in questa prospettiva una condizione fondante della propria identità.
Questi temi saranno approfonditi anche a partire dalla presenza di alcuni degli autori di due saggi recenti: “Perché ricordare?”, testo che nasce dall’incontro della giornalista tedesca Andrea Pomplun con Piero Terracina, recentemente scomparso, e il libro di Alberto Sonnino “Trauma della Shoah, ebraismo e psicoanalisi” .
Partecipano alla serata: Giorgio Caviglia, Giovanni Grasso, Andrea Pomplun, Alberto Sonnino, Paola Villani
La giornata è aperta al pubblico e avverrà su piattaforma internet. Il link verrà reso noto in prossimità dell’evento.
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