Il dialogo tra psicoanalisi e neuroscienze rappresenta la prospettiva di ricerca più avanzata nello studio della mente. È però anche una sfida per la difficoltà dei due linguaggi e per la diversità dei metodi di lavoro.
Il libro “La mente sensoriale e lo spettro allucinatorio. Risonanze tra psicoanalisi e neuroscienze” - curato da Anna Nicolò, Gabriella Giustino e Massimo Vigna-Taglianti - raccoglie le riflessioni di alcuni importanti neuroscienziati e psicoanalisti sul tema della cross-fertilization tra le due discipline. Il volume nel suo complesso registra il cambiamento di paradigma avvenuto in psicoanalisi negli ultimi decenni con il passaggio da un inconscio costituito dalla rimozione di desideri e affetti incompatibili con la coscienza, a un inconscio non rimosso composto dall’interiorizzazione di relazioni interpersonali e considerato un importante fattore di sviluppo della mente. Il volume fa il punto inoltre sullo stato della ricerca interdisciplinare in merito alle modalità fondamentali di funzionamento della mente nella psicopatologia degli stati psicotici, riattivando il dibattito scientifico sul trattamento psicoanalitico della psicosi. In particolare esso propone una riflessione accurata sull’allucinatorio e sull’allucinazione, due fenomeni che è necessario differenziare perché l’uno può essere all’origine dell’immaginazione del pensiero e l’altro connota una franca patologia. Correale De Masi, Falci Ferro, Gallese, Giacolini, Giustino, Imbasciati, Moccia, Nicolò, Northoff, Pirrongelli, Salone, Solms, Vigna-Taglianti, sono gli autori del libro che è condotto con grande equilibrio epistemologico senza mai cedere a un facile riduzionismo neurobiologico.
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