La giornata esplora l’enigma della femminilità. Non per “risolverlo”, ma per lasciare che ci conduca nelle regioni più oscure e dolorose del confine psichico: dove la madre premurosa e l'amante si mescolano, nella vita e nella morte.
Le tre età della donna - G.Klimt 1905
“Se volete saperne di più sul femminile rivolgetevi ai poeti”. Queste parole di Freud segnalano meno l'impotenza della psicoanalisi di fronte all'impenetrabilità dell’enigma, piuttosto che l'esigenza di apertura che la femminilità le impone in teoria come in pratica. Dall'intuizione del "rimosso per eccellenza”, inseparabile dalla scoperta dell’inconscio, all’osservazione del “rifiuto della femminilità, come uno dei maggiori punti nodali del metodo dello slegamento, il filo del femminile attraversa l’esperienza analitica dall’inizio alla fine, tessendo e districando la trama, secondo l’intreccio delle domande in cui si trova invischiato.
Al di là della sessualità delle donne e della differenza tra i sessi, la femminilità è legata alle origini e alle forme più primitive del sessuale infantile. Non è in fondo alla sua intimità con il “corpo estraneo interno” che l'enigma della femminilità deve la sua forza di attrazione? “Une femme est un autre”
Forti di questa idea, di cui mostrano tutta la fruttuosa complessità, gli scritti di Jacques André non smettono mai di reinterrogare e rinnovare i confini che scandiscono ogni movimento di ritorno alle fonti della vita psichica e pulsionale: seduzione, angoscia, perdita di amore, passività, masochismo primario, narcisismo.
« Continent noir », la femminilità è simile ai labirinti della psiche ma è anche il filo di Arianna. Non solo per trovarne l’uscita, ma anche per percorrerlo fino alle sue regioni più oscure, borderline, dove la madre soccorrevole e la donna amante si mescolano alla vita e alla morte. Avventura da continuare in compagnia di Jacques André.