In che modo la credenza inconscia nell’impossibilità della nostra morte istituisce un ultimo, paradossale, transfert nel momento della fine?
L’essere umano - ci ricorda Freud - nel suo inconscio non crede alla propria morte. Ma forse è proprio questo diniego che spinge il morente a investire paradossalmente gli oggetti che gli sopravviveranno, come per rilanciare un ultimo transfert, un progetto affettivo che nell’illusione di una durata permette il lutto di sé e un lascito non disperato. ( Maurizio Balsamo )