Parliamo di noi: uno spazio per approfondire l’identità dei soci del Centro, novità e movimenti in corso, ingresso di nuovi soci che contribuiscono al nostro futuro, ricordo e contributi di coloro che non sono più tra noi.
Bellanova, Piero (Sant’Agata di Efeso, 1917 – Roma, 1987)
La vita
Piero Bellanova, personalità ricca e poliedrica, ha vissuto e rappresentato in pieno le principali correnti culturali della prima metà del Novecento ed è stato uno dei padri della psicoanalisi italiana. Attento studioso della relazione paziente-analista, si è dedicato con impegno alla divulgazione della psicoanalisi e ai rapporti con i mass-media. Ha ricoperto la carica di segretario della SPI dal 1966 al 1986 e quella di presidente dal 1986 al 1987, anno della sua morte.
Piero Bellanova nasce nel febbraio del 1917 a Sant’Agata d’Esaro, un paesino della Calabria. La madre, insegnante, muore subito dopo aver dato alla luce quel figlio tanto desiderato; il padre, direttore didattico dell’unica scuola del paese, dopo un anno dalla morte della prima moglie, si sposa in seconde nozze con un’altra donna, anch’essa insegnante e dalla quale non ha avuto figli, che Bellanova ha amato molto e dalla quale è stato sempre sollecitato all’amore per lo studio e per la musica. La notizia della morte precoce della giovane madre mobilita il senso materno di molte madri del paese, che si offrono come balie del neonato; grazie a questa generosità generale il piccolo riesce a sopravvivere e a crescere sano e forte. Le figlie, Monica e Patrizia, raccontano che mentre visitavano il paese di S’Agata, dove tra l’altro Bellenova ha voluto essere tumulato, sono state fermate da tante donne che con orgoglio si presentavano come le “mamme di latte di don Pierino”. Il legame con il paese di Sant’Agata è sempre stato molto forte e significativo per lui: “.. la nostra casa è sempre stata aperta alle persone di Sant’Agata (…)” (ricordano Patrizia e Monica). Dopo aver concluso la scuola elementare nel paese, Bellanova ha vissuto sempre in collegio, lontano da casa, prima presso l’istituto dei Padri Scolopi a Villa Sora – Frascati -, dove ha frequentato le scuole medie, poi a Cava dei Tirreni, presso l’Abbazia dei Benedettini, per studiare al liceo classico. Nel 1932, per una complicazione renale, muore suo padre, uomo molto severo; Piero aveva quindici anni. Due anni dopo si iscrive alla facoltà di Medicina a Roma, dove si trasferisce con la sua amata “mammetta”, che morirà poco dopo la sua laurea, nel 1941. Prese la sua prima specializzazione in chirurgia estetica, in un periodo ancora molto precoce per questa branca della medicina. Accanto ai suoi interessi nel campo della medicina, ha sempre coltivato passioni in campo letterario e artistico; amava la pittura ed era pianista, attento esploratore del suono e abile accompagnatore di readings poetico-musicali. E’ stato sposato con la nipote del pittore Mario Sironi (1885 – 1961), Anna Madami, sua compagna di vita per quarantadue anni, dalla quale ha avuto tre figli, Patrizia, Marco e Monica. ( CONTINUA A LEGGERE...)