Presentazione

Questo volume di Multiversi nasce dal desiderio di raccogliere alcuni contributi che esplorano il fenomeno della violenza di genere, convinte che questo sia ancora sottorappresentato e, talvolta, minimizzato a livello istituzionale, nonostante le quotidiane tragedie riportate dalle cronache.

Il progetto prende avvio dalla giornata di studio Oggetti d’amore, oggetti d’odio: violenza e follia nei legami tra i sessi, organizzato dal CdPR e dal CPdR, svoltosi il 9 novembre 2024, così come dalla proposta avanzata dalle dottoresse Bastianini e Salierno, a cui va il nostro ringraziamento. Condividiamo la convinzione che sia fondamentale riflettere insieme per una comprensione più approfondita di questo tema.

Abbiamo ritenuto importante, oltre ad inserire i contributi del convegno, provare a riflettere sul ruolo trasformativo degli spazi di cura, che rappre- sentano non solo luoghi di protezione, cruciali per le donne che subiscono violenza, ma anche luoghi dove poter far pratica di prevenzione, oltre che possibili luoghi immaginari dove creare altri mondi possibili.

Crediamo che la psicoanalisi possa offrire un contributo significativo nella comprensione delle dinamiche relazionali e affettive, poiché evidenzia come la capacità di instausare legami d’amore non sia da considerare una conquista scontata. Essa è possibile solo quando si è sperimentata la possibilità di stare al centro di uno sguardo umano amorevole e rispettoso, che consenta il divenire umani. Ci rendiamo conto di quanto al contrario il rischio del collasso in relazioni violente sia attuale, proprio in relazione alla pluralizzazione del soggetto psichico e alla conseguente perdita di sicurezza e stabilità dei ruoli.

Ci sembra che una psicoanalisi aperta e in dialogo con altri saperi e diverse realtà sociali, possa favorire lo sviluppo di una nuova dialettica del ricono- scimento reciproco, capace di accogliere pluralità identitarie in continua trasformazione e contribuire ad una società in cui non prevalga il dominio, la sottomissione e il possesso, ma al contrario la possibilità di aprirsi al contatto l’altro e con il proprio inconscio.

Desideriamo ringraziare coloro che hanno accettato il nostro invito e che ci hanno dedicato il loro tempo e il loro pensiero. Con loro, speriamo di continuare a incontrarci e a dialogare in modo fecondo.

Un grazie particolare alle dottoresse Silvia Santiccioli e Alice Piacentini per le idee e il il lavoro svolto, e la dottoressa Chiara Buoncristiani per il supporto e la collaborazione.

Roma, 8 marzo 2025

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