La psicoanalisi e il cinema hanno da sempre una connessione privilegiata, condividono infatti un’intima relazione con la dimensione iconica: il sogno e l’immagine sono alla base del registro espressivo cinematografico ma rappresentano anche il primo livello della simbolizzazione psichica.
Non è un caso che Psicoanalisi e Cinema sia la, ormai storica, rassegna che Centro Psicoanalitico di Roma dal 2001 ha organizzato con il fine di costruire ponti culturali fertili tra la società e la riflessione teorico-clinica.
Questa iniziativa è forse la più emblematica rappresentazione di una “missione” che sta al cuore dell’identità del Centro Psicoanalitico di Roma: l’apertura al sociale e la diffusione del pensiero psicoanalitico.
Negli anni, Psicoanalisi e Cinema è diventata sempre più popolare e ricca di eventi, al punto da essere trasformarsi in un vero e proprio festival, dal titolo Cinemente, presso il Palazzo delle Esposizioni, un luogo della cittadinanza.
Nata per iniziativa di Alberto Angelini, negli anni successivi l’attività è stata organizzata, curata e realizzata da Fabio Castriota, trasformandosi in un eccellente canale di comunicazione tra psicoanalisi e cultura contemporanea.
Ripercorrendo la storia di Psicoanalisi e Cinema si possono individuare tre tre differenti periodi in cui l’attività si è svolta in tre location diverse articolandosi a partire da un sempre maggior interesse e ampiezza di pubblico.
Il format di questi eventi è stato basato sulla proiezione di film, seguita dall’incontro con il regista o con un critico/sceneggiatore/attore dell’opera, dal commento di uno psicoanalista del CPdR o di altri centri SPI. Ogni incontro si conclude con la partecipazione al dibattito del pubblico presente in sala.
CINEMA E PSICOANALISI dal 2008: programmi
Al Centro Psicoanalitico di Roma e al Centro Sperimentale di Cinematografia