Una riflessione personale.
(...) Ricordo che alcuni giorni prima del mio settantesimo compleanno mi sentivo piuttosto teso, e sapevo di essere di cattivo umore proprio per questo evento incombente. Lavorando con pazienti giovani mi chiedevo se, per caso, non fossi sottilmente invidioso della loro età e vitalità. Evidentemente, per me superare i settanta anni significava entrare irrimediabilmente nella vecchiaia.
Qualche notte prima del compleanno il mio stato d’animo fu rasserenato da questo sogno: continua... (...)