Adriano Ossicini è morto pochi giorni fa, all’età di novantotto anni.
Era medico e psicologo clinico. All’inizio della sua carriera accademica intraprese la formazione analitica e divenne socio della SPI. Nella sua veste di Docente Universitario divulgò pioneristicamente il pensiero psicoanalitico nel mondo accademico.
Negli anni dell’occupazione nazista a Roma si prodigò, come medico all’interno dell’Ospedale Fatebenefratelli, per salvare molti cittadini ebrei dalla deportazione, facendoli ricoverare, all’interno del nosocomio, con una diagnosi fittizia contrassegnata dalla lettera K (che riprendeva le iniziali degli ufficiali nazisti Kesselring e Kapler).
Nell’Italia liberata fondò a Roma il Centro Medico Psico-Pedagogico di Via Angelo Emo in cui radunò medici, psicologi e assistenti sociali, formati analiticamente, che offrivano consultazioni, valutazioni e psicoterapie a bambini, adolescenti e alle loro famiglie. Si trattò di un’istituzione che divenne un importante punto di riferimento nel territorio cittadino e in cui Adriano Ossicini fu regolarmente presente fino agli anni novanta.
Fu Senatore della Repubblica per sei legislature durante le quali si occupò prevalentemente di diritto di famiglia, di temi bioetici; si impegnò anche per l’approvazione della legge che regolamenta l’esercizio della psicoterapia.
Ci fa piacere ricordarlo, anche pubblicando una foto che testimonia la sua militanza partigiana.
L’Esecutivo del Centro Psicoanalitico di Roma rivolge, a nome di tutti i soci, e in particolare di quanti lo hanno conosciuto personalmente, un pensiero affettuoso alla moglie ed ai figli.
A nome dell’Esecutivo del CPdR,
Lucia Monterosa
Segretario Scientifico