Fondazione Primoli - Mercoledì 4 maggio ore 18
Ciclo a cura di FRANCESCA BREZZI e MARIA SERENA SAPEGNO
Il pensiero femminile o pensiero della differenza sessuale ha fatto irruzione nella temperie del pensiero novecentesco, caratterizzato dall’ardua fatica di pensare la differenza: differenza di culture, di ideologie, di etnie, di lingue e di religioni, che rinviano ad una complessità crescente del panorama teoretico.
La riflessione delle donne sulla differenza sessuale ha generato un sapere nuovo, un parlare diverso, una riflessione in precario equilibrio tra un dire e un detto, tra parola e silenzio. Contro il logos totalitario ed unificante si è fatto strada un nuovo soggetto e lo spazio per una ragione anche frammentaria inquieta, balbettante, critica e discontinua, da sempre trattenuta nei silenzi o nelle pieghe nascoste del Sapere, ma presente anche nel mito e nella tragedia, nella metafora e nella fantasia, ragione che parla delle donne e pone inquietanti domande.
Giustamente una studiosa Susan Moller Okin parla del “prisma dell’appartenenza sessuale” per indicare non solo una ricca produzione bibliografica, ma anche un arcipelago di posizioni, appunto un prisma, di grande originalità e forza che può confrontarsi paritariamente con la tradizione filosofica. Pertanto è significativo indagare il pensiero femminista all’inizio del terzo millennio, e proponiamo tre figure, Simone de Beauvoir, Françoise Collin, Catherine Malabou.
Gabriella Baptist (Università di Cagliari)
Angiola Iapoce (psicoanalista)
Catherine Malabou: trauma e ricostruzione dell’esistenza
Streaming: https://www.youtube.com/watch?v=01DKc9THGfI
https://www.fondazioneprimoli.it/2022/02/25/visioni-francesi-visions-francaises-qual-e-la-differenza-del-pensiero-francese-il-pensiero-delle-donne/
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